Ecotassa e Ecobonus

Ecotassa 2019: tutti i dettagli (in aggiornamento)

Agenzia GAMMA Normative 4' di lettura

La legge di Bilancio 2019 ha introdotto un’imposta sull’acquisto di autovetture nuove con emissioni di anidride carbonica superiori a 160 CO2 g/km (Ecotassa).

  • 161-175 g/km: 1.100 euro
  • 176-200 g/km: 1.600 euro
  • 201-250 g/km: 2.000 euro
  • Superiore a 250 g/km: 2.500 euro

L’imposta è dovuta da chi acquista, anche in locazione finanziaria, e immatricola in Italia un veicolo nuovo di categoria M1 (ivi compreso chi immatricoli in Italia un veicolo di categoria M1 già immatricolato in un altro Stato) con emissioni di CO2 superiori alla soglia stabilita dal 1° marzo 2019 e fino al 31 dicembre 2021.

Leggi anche

Data contratto o data immatricolazione?

La Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 32/E del 28 febbraio 2019 a pagina 6, specifica:

Punto 2, terzo capoverso:

Ai i fini della debenza dell’imposta, l’acquisto (anche in locazione finanziaria) e l’immatricolazione del veicolo debbono avvenire entrambi nell’arco temporale individuato dal comma 1042 (ossia dal 1° marzo 2019 e fino al 31 dicembre 2021); di conseguenza, ad esempio, non sembrerebbe assoggettato al pagamento dell’imposta il soggetto che abbia concluso il contratto di acquisto del veicolo in data 28 febbraio 2019 la cui immatricolazione sia avvenuta in data successiva al 1° marzo 2019.
ATTENZIONE!
Quest’ultima affermazione è ancora oggetto di approfondimento, per verificarne l’applicabilità a tutti i casi previsti, in particolare ai casi di veicoli di importazione già immatricolati in altro Stato.

Approfondimento

Ecotassa sulle auto usate di importazione… forse incompatibile con le norme UE?

Dov’è scritta la CO2?

In caso di dubbio sul valore di CO2 di un’auto a fare fede sarà la carta di circolazione. Al punto V.7 del libretto (riquadro 2) è riportato questo dato che fa fede al momento dell’acquisto per pagare l’ecotassa: se supera il valore di 160 si paga, altrimenti no. Se invece l’auto che si vuole comprare è già in concessionaria, ma non targata, occorre chiedere al venditore di controllare il certificato di conformità per conoscere il dato di CO2 emessa.

Quando si paga l’ecotassa?

La nuova ecotassa deve essere pagata entro il giorno di immatricolazione dell’auto.

Chi paga l’ecotassa?

La nuova ecotassa deve essere pagata dallo stesso acquirente o da “chi richiede l’immatricolazione in nome e per conto dell’acquirente”, come spiega l’Agenzia delle Entrate. Nella pratica questo potrebbe significare che il venditore, su delega del cliente, può versare l’importo dell’ecotassa col modello F24 del concessionario. Il dealer dovrà poi richiedere al cliente l’importo dell’ecotassa anticipata e pagata per conto del cliente stesso.

Come si paga l’ecotassa?

L’ecotassa auto va versata tramite il Modello F24 Elide (Elementi identificativi), pagabile presso gli sportelli bancari, postali o dell’Agenzia delle Entrate. Sul documento dovrà essere riportato il numero di telaio del veicolo e il codice tributo 3500, quello che l’Agenzia delle Entrate definisce come “Ecotassa – Imposta per l’acquisto e l’immatricolazione in Italia di veicoli di categoria M1 con emissioni eccedenti la soglia di 160 g/km – Articolo 1, comma 1042, della Legge N. 145 del 2018”.

Quali veicoli NON pagano l’ecotassa?

Devono pagare la nuova ecotassa CO2 solo i veicoli di categoria veicoli di categoria M1 (in base a 4 scaglioni di emissioni di CO2 normativamente indicate) ovvero quelli a motore con almeno quattro ruote e destinati al trasporto persone con al massimo 8 posti + conducente.

Questo significa che sono esclusi i mezzi più grandi e i veicoli commerciali.

L’imposta non è applicata inoltre ai veicoli per uso speciale di cui all’allegato II, parte A, punto 5 della direttiva 2007/46/CE (ad esempio, camper, veicoli blindati, ambulanze, veicoli con accesso per sedia a rotelle, ecc.).


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