Importare Auto da
Paesi Extra-UE
L'importazione in Italia di un veicolo nuovo o usato proveniente da un paese Extra-UE è vincolato (salvo alcune deroghe) al rispetto della normativa CE (Categoria Euro) obbligatoria in vigore in Italia al momento della richiesta dell'immatricolazione.
Solo affidandosi ad un bravo consulente, diventa possibile valutane la fattibilità, analizzando le possibili deroghe applicabili.

La regola generale
L'importazione in Italia di un veicolo nuovo o usato proveniente da un paese Extra-UE è vincolato (salvo alcune deroghe) al rispetto della normativa CE (Categoria Euro) obbligatoria in vigore in Italia al momento della richiesta dell'immatricolazione.
Proprio per questo motivo potrebbe non essere possibile procedere con la nazionalizzazione, in quanto un veicolo progettato e destinato ad un mercato Extra-UE spesso non è omologato in funzione delle direttive comunitarie (CE), ma secondo gli standard e le direttive previsti per quel mercato Extra-UE.
E se un veicolo proveniente da un Paese Extra-UE, viene PRIMA reimmatricolato in un Paese UE?
Se un veicolo proveniente da un Paese Extra-UE viene PRIMA reimmatricolato in un Paese UE, non è detto che POI possa essere reimmatricolato in un altro Paese UE perché:
- se un Paese UE ha autorizzato l'immatricolazione IN DEROGA di un veicolo proveniente da un Paese Extra-UE,
- tale DEROGA vale solo ed esclusivamente per il Paese UE che l'ha concessa e non può essere "imposta" agli altri Paesi UE.
Si veda apposito approfondimento nella sezione Collaudi.
La DEROGHE
Alla regola generale sopra descritta, fanno eccezione alcune specifiche DEROGHE:
1. Veicolo al seguito:
veicolo già intestato all'estero alla stessa persona che trasferisce la propria residenza in Italia
La deroga principale è costituita dal veicolo già intestato all'estero alla stessa persona che trasferisce la propria residenza in Italia portandosi (al seguito) il veicolo stesso, richiedendone la reimmatricolazione in Italia a proprio nome:
- Connazionale rimpatriante
- Straniero che sposta la propria residenza in Italia
In questo caso è possibile immatricolare anche un veicolo proveniente da un Paese Extra-UE rispondente a direttive precedenti a quelle più recenti attualmente in vigore.
2. Veicolo storico:
veicolo iscritto ad un registro storico ufficiale
Altra deroga è costituita dal veicolo che abbia già acquisito in Italia la qualifica di “veicolo di interesse storico e collezionistico”, certificata dal relativo CRS (Certificato di Rilevanza Storica e Collezionistica).
Anche in questo caso è possibile (previa verifica di alcune particolari condizioni) immatricolare anche un veicolo proveniente da un Paese Extra-UE non rispondente alle direttive più recenti attualmente in vigore.
3. Casi particolari
Fanno eccezione alla regola della rispondenza alle più recenti direttive, anche i veicoli provenienti da:
Zone franche (non sono in deroga, perché considerati Paesi Extra-UE)
I territori riportati nella seguente tabella sono esclusi dal territorio della Comunità europea, e vengono trattati (ai fini dell'immatricolazione in Italia) come Paesi Extra-UE (ossia con l'obbligo della rispondenza alla più recente normativa antinquinamento):
- Livigno (I)
- Campione d'Italia (I)
- Isole Canarie (E)
- Ceuta (E)
- Monte Athos (GR) I
- sola di Helgoland (D)
- Buesingen (D)
- Melilla (E)
- Isole Aland (FIN)
- Dipartimenti d'oltremare francesi (F)
Quali documenti servono?
Per procedere alla immatricolazione per importazione in Italia dalla Svizzera, per il tramite della nostra Agenzia, servono i seguenti documenti (salvo alcune eccezioni, da verificare caso per caso):
- 1
Bolla Doganale
Per informazioni sullo sdoganamento (fattibilità, tempi e costi) è necessario contattare l'Agenzia delle Dogane (oppure ad uno spedizioniere) - 2
COC (Certificate Of Conformity)
rilasciato dalla Casa costruttrice
(disponibile solo se il veicolo abbia omologazione europea) oppure
Scheda Tecnica (in italiano o bilingue)
rilasciata da un Ente autorizzatooppure
CRS (Certificato di Rilevanza Storica)
rilasciato da un Registro Storico Ufficiale
(nel caso di veicoli ultra-ventennali)CRScompetenza territorialeN.B. Il COC o la Scheda Tecnica NON sono necessari, nel caso il veicolo abbia già avuto una precedente Targa italiana.
- 3
Carta di Circolazione (Libretto)
- Tradotta (e asseverata in Tribunale) e
- Legalizzata (ossia firmata in originale, da un funzionario abilitato dell’ente di emissione e presentata alla competente autorità di Stato per l’apposizione dell’Apostille)
Aspetti fiscali: il veicolo deve fare Dogana
I veicoli destinati al territorio italiano devono essere dichiarati spontaneamente presso un ufficio doganale al fine di ottenere la produzione della Bolletta Doganale, necessaria alla successiva reimmatricolazione in Italia. A tale proposito portare con sé i documenti di scorta necessari ai fini dell’imposizione (fattura/contratto d’acquisto, licenza di circolazione ecc.).
Le Tasse richieste in Dogana (IVA + DAZI) a carico di chi importa un veicolo da un Paese Extra-UE sono da verificare direttamente contattando l'Agenzia delle Dogane.
Aspetti tecnico-amministrativi: come funziona?
Per importare auto da un Paese Extra-UE è sempre necessario un controllo tecnico-amministrativo da parte della Motorizzazione:
- della Documentazione prevista
- Bolla Doganale
- COC o Scheda Tecnica o CRS
- Carta di circolazione con Traduzione (asseverata in Tribunale) e Legalizzazione (con Apostille)
- del Veicolo che deve SEMPRE superare con esito POSITIVO una Visita e Prova (ossia con Collaudo di identificazione in Motorizzazione) ai sensi dell'art. 75 del C.d.S.
Eventuali adattamenti
Precisiamo inoltre che sarà in molti casi necessario, un preventivo adattamento del veicolo mediante la modifica e/o sostituzione di determinata componentistica con particolare riferimento ai dispositivi di
- illuminazione,
- tachimetro,
- cinture di sicurezza,
- indicatori di direzioni,
- ecc.
Infatti al fine di poter circolare sul territorio nazionale ogni veicolo deve essere dotato di idonea componentistica approvata secondo norme comunitarie identificabile dalla marcatura (“Ex” oppure “eX” dove x indica il paese della Unione Europea che ha provveduto ad effettuare la omologazione) o equivalente (per es. regolamenti ECE/ONU).
Si veda apposito approfondimento nella sezione Collaudi.
N.B. La nostra Agenzia vuole precisare che:
- non è nelle proprie competenze fornire supporto nelle operazioni di adattamento sopra menzionate
- non può in alcun modo garantire la positiva conclusione delle operazioni di nazionalizzazione in quanto la stessa dipende dal PARERE POSITIVO espresso dai competenti organi del Ministero dei Trasporti (Tecnici e Funzionari della Motorizzazione), ossia dall'esito del Collaudo di identificazione.
Solo successivamente, è possibile procedere alla reimmatricolazione con Targhe italiane.
Cosa facciamo
La nostra Agenzia è organizzata per operare in tutta Italia (anche se in questo caso il Collaudo dovrà essere effettuato a Rimini), con tempi molto rapidi, assistendo il cliente in tutte le pratiche previste per la reimmatricolazione del veicolo con targhe italiane, nel pieno rispetto di tutti gli aspetti legali, fiscali e tecnico-amministrativi (di cui sopra).
Contattateci prima di recarvi all'estero per comprare il veicolo.
Cosa NON facciamo
La nostra Agenzia non può intervenire su questioni riguardanti la ricerca del veicolo, la trattativa, il pagamento, il trasporto, le pratiche doganali.
Possiamo solo fornire qualche consiglio su tali argomenti.