Ecotassa e Ecobonus

Manovra 2019 – Ecotassa ed Ecobonus sono legge

Agenzia GAMMA Normative 4' di lettura

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Dopo il voto di fiducia del 29 dicembre 2018, il 30 dicembre 2018 – ultimo giorno utile – la Camera dei deputati ha approvato definitivamente il disegno di legge bilancio per l’anno 2019. La legge, che sarà pubblicata il 31 dicembre 2018 sulla Gazzetta Ufficiale ed entra in vigore l’1 gennaio 2019, contiene l’ecotassa sulle auto con emissioni di anidride carbonica superiori a 160 g/km e l’ecobonus per quelle fino a 70 g/km nella forma approvata il 23 dicembre al Senato.

Entro febbraio il decreto attuativo.

Come noto, ecotassa ed ecobonus saranno operativi per tutti gli acquisti effettuati a partire dall’1 marzo 2019. Nel frattempo dovrà essere emanato un decreto interministeriale (del ministro per lo Sviluppo economico, di concerto con il ministero delle Infrastrutture e trasporti e con il ministero dell’Economia e finanze) per la disciplina applicativa dell’incentivo e della detrazione fiscale per l’installazione di colonnine private per la ricarica delle auto elettriche. Il provvedimento dovrà essere emanato entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge, cioè entro il 2 marzo 2019.

Ecotassa 2019

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Ecotassa – Si pagherà sopra i 160 g/km

Riguarderà tutte le auto con valori di CO2 superiori a 160 g/km acquistate (anche in leasing) e immatricolate (devono ricorrere entrambe le condizioni) tra l’1 marzo 2019 e il 31 dicembre 2021. Le macchine sotto i 160 g/km ne saranno esenti. La nuova imposta, che si pagherà una sola volta, si aggiunge a tutte quelle attualmente in essere (Iva, Ipt, tassa automobilistica e superbollo) e dovrà essere versata utilizzando il modello F24. Per quanto riguarda gli importi che dovranno essere versati, la tassa sarà progressiva al crescere delle emissioni in base al seguente schema:

  • 161-175 g/km: 1.100 euro
  • 176-200 g/km: 1.600 euro
  • 201-250 g/km: 2.000 euro
  • Superiore a 250 g/km: 2.500 euro

Alla nuova tassa, infine, saranno soggette anche le auto già immatricolate all’estero e importate in Italia, ma non camper, autocaravan, auto funebri, ambulanze. Il dato sulla CO2 preso in considerazione dalla norma sarà, fino al 31 dicembre 2020, quello basato sul ciclo Nedc (diretto o correlato nel caso in cui la vettura sia omologata sulla base del nuovo ciclo Wltp), lo stesso che sarà riportato sulla carta di circolazione alla riga V.7.

Ecobonus 2019

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Ecobonus per emissioni fino a 70 g/km

La norma prevede anche un incentivo per chi, sempre tra l’1 marzo 2019 e il 31 dicembre 2021, acquisterà (anche in leasing) e immatricolerà (devono ricorrere entrambe le condizioni) auto nuove, mai immatricolate prima, con emissioni di anidride carbonica fino a 70 g/km e prezzo di listino inferiore a 50 mila euro Iva esclusa (61.000 euro Iva compresa). Il bonus, che si aggiunge al normale sconto praticato dalle concessionarie, sarà erogato dal venditore sotto forma di riduzione del prezzo d’acquisto (al dealer sarà rimborsato dalla Casa che lo recupererà sotto forma di credito d’imposta). L’incentivo aumenta al diminuire delle emissioni sulla base del seguente schema:

  • 4.000 euro per auto con emissioni di CO2 comprese tra 0 e 20 g/km
  • 1.500 euro per emissioni comprese tra 21 e 70 g/km.

Se l’acquisto della nuova auto sarà accompagnato dalla rottamazione di una vecchia Euro 1, 2, 3, 4, l’incentivo aumenterà a

  • 6.000 euro per auto con emissioni di CO2 comprese tra 0 e 20 g/km
  • 2.500 euro per emissioni comprese tra 21 e 70 g/km.

Incredibilmente, non sono previste le Euro 0, al contrario di quanto indicato nella bozza di emendamento circolata martedì scorso. Inoltre, attenzione: la somma stanziata dal parlamento non è illimitata. Sono stati previsti 60 milioni di euro per il 2019 e 70 milioni per gli anni 2020 e 2021. Insomma, il bonus sarà a esaurimento. Per avere diritto all’incentivo, l’eventuale auto da rottamare, che deve essere consegnata alla concessionaria, deve essere intestata all’acquirente di quella nuova o a un suo familiare convivente (da almeno un anno). Il dato sulla CO2 preso in considerazione dalla norma sarà, fino al 31 dicembre 2020, quello basato sul ciclo Nedc (diretto o correlato nel caso in cui la vettura sia omologata sulla base del nuovo ciclo Wltp), lo stesso che sarà riportato sulla carta di circolazione alla riga V.7.


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